ONEPAGE SITE…
Il web ci ha insegnato il potere dell’effetto di rete: quando connettete le persone e le idee, esse crescono
un sito web aggiornato
con oltre 2 miliardi e mezzo di persone online, la presenza di un’azienda sul web è diventata una priorità per aver successo
Oggi se Google non ti trova sul web non sei nessuno.
Un sito web deve restare al passo con i tempi e con regole che vengono dettate da Google, regole che cambiano ad una velocità impressionante. Ecco perchè bisogna affidarsi a dei framework o CMS che sono ben supportati dalla comunity web e che quindi garantiscono un ciclo di vita del software molto veloce e capace di restare al passo con l’evoluzione di Google e di tutti i social network.
Dal 2017 gli accessi ad Internet da dispositivi mobile ha superato il numero di accessi da dispositivi desktop o da portatili, portando all’attenzione di tutti quanti di quanto sia importante avere un sito mobile-friendly. Google pretende quindi che il sito rispecchi questa filosofia se si vuole stare sul web. Noi quando affrontiamo uno svilluppo web adottiamo il metodo di sviluppo “Mobile first”.
E’ importante che un sito sia sempre e solo accessibile in https ed è quindi importante che sia sviluppato per rispondere in modo ottimale a questo protocollo. Google ha iniziato dal 2018 una campagna di sensibilizzazione al protocollo https e declassa tutti quei siti che non soddisfano questo requisito.
Alla fine dei conti è facile capire come mai se non segui le regole dettate da Google non sei nessuno. Tu le segui?
Un sito web è online e accessibile 24 ore al giorno, tutti i giorni dell’anno.Già solo questa riflessione fa capire come il tuo sito web sia una risorsa preziosissima per il tuo business, il punto focale della tua presenza su Internet, dove clienti, fornitori e partner possono venire a consultare quello che fai e metterti in contatto con te.
Per questo bisogna scegliere un provider di servizi web affidabile e stabile e noi possiamo aiutarti in questa scelta. Tieni conto che molti provider non offrono servizi adatti per un sito web orientato al business e spesso districarsi tra le varie offerte di hosting è difficile anche per noi addetti ai lavori.
Cosa significa ottimizzare un sito web?Un sito web o un e-commerce è ottimizzato quando offre una buona esperienza utente a chi lo utilizza, e quando Google lo trova utile e lo classifica come fonte attendibile da far comparire nei risultati del motore di ricerca.
Per ottenere questi risultati bisogna agire sia a livello tecnico per sfruttare le regole più nuove della SEO e della SERP, avere un sito veloce, un sistema di caching aggiornato, testi del sito scritti come Google è in grado di capirli e in modo esaustivo e utile per gli utenti, ecc.
L’insieme di questi accorgimenti tecnici e di contenuti determinano l’ottimizzazione di un sito web o di un e-commerce.
Cosa significa mobile first?Per rispondere a questa domanda è sufficiente consultare gli ultimi dati Audiweb disponibili (dicembre 2016), e confrontare il numero di accessi da dispositivi mobili con quelli da desktop.
Su una Audience totale di 30,7 milioni, cioè il 56% della popolazione, il 46,7% accede ad internet da dispositivi mobili, e solo il 19,4% da dispositivi desktop.
Questo ha posto, negli ultimi anni, una serie di questioni vere non solo per chi si occupa di design e di User Experience, ma anche per chi si occupa di digital marketing.
Non si tratta infatti semplicemente di progettare dei siti che siano mobile friendly, ma anche di comprendere come ingaggiare un’audience sempre più connessa da Smartphone, e quindi in mobilità, e sempre meno connessa da PC e Mac.
In altre parole significa progettare una customer journey che parta da un’ottica mobile e non più desktop, assumendo che la maggior parte dei visitatori al nostro sito/blog/landing page arriverà tramite uno smartphone.
Un’importante pratica attraverso la quale la soluzione da consegnare si evolve da quella che era soltanto “un’idea” (un concetto, una proposta, un insieme di esigenze) fino a divenire un prodotto di valore per il cliente.
L’Iterative development funziona attraverso cicli di azioni/attività che non cambiano, ma che ripetendosi ciclicamente portano la soluzione ‘grezza’ a raffinarsi fino a diventare il prodotto finale.
Secondo Alistair Cockburn, probabilmente il primo teorico delle metodologie agili, questo è l’unico vero aspetto nodale che rende agile una metodologia.
Per comunicazione stretta si intende la comunicazione interpersonale, fra tutti gli attori del progetto, cliente compreso. Ciò serve ad avere una buona analisi dei requisiti ed una proficua collaborazione fra programmatori anche in un ambito di quasi totale assenza di documentazione.
Effettuare rilasci frequenti di versioni intermedie del software permette di ottenere più risultati contemporaneamente.
Si ricomincia l’iterazione avendo già a disposizione un blocco di codice funzionante in tutti i suoi aspetti, si offre al cliente “qualcosa con cui lavorare“.
Si usa il cliente come tester visto che sarà poi lui ad utilizzerà il software e riscontrerà eventuali anomalie. Si ottengono dal cliente informazioni più precise sui requisiti che probabilmente non sarebbe riuscito ad esprimere senza avere a disposizione utilità e carenze del progetto.