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Apple fornirà maggiori dettagli sul motivo per cui rimuove le app

Apple prevede di essere più trasparente sul motivo per cui rimuove determinate app.

Gli sviluppatori devono rispettare le rigide regole dell’App Store di Apple o affrontare il ban. Alcune di queste rimozioni sono dovute a chiare violazioni delle norme, mentre altre sono avvolte da un velo di mistero.

Lo scorso marzo, circa un terzo degli azionisti alla riunione annuale di Apple ha sostenuto una risoluzione che invitava l’azienda a essere più trasparente sulle app che rimuove.

La radice della preoccupazione è l’apparente volontà di Apple di placare i governi stranieri.

Ad esempio, su richiesta di Pechino, le app per pubblicazioni come il New York Times, le app di messaggistica criptata WhatsApp e Signal e numerose app di social media sono state bandite dall’App Store in Cina.

Apple ha pubblicato un “Rapporto sulla trasparenza” semestrale dal 2018 (sebbene abbia perso il secondo semestre del 2021 e non abbia pubblicato alcun rapporto nel 2022). I rapporti forniscono informazioni sul numero di richieste ricevute dai governi e sul tipo, ma non forniscono alcuna motivazione.

Nel primo semestre del 2021, il rapporto più recente, Pechino ha chiesto la rimozione di 89 app. Apple ha soddisfatto tutte le richieste. Gli attivisti temono che l’attuale processo non consenta alcun controllo del ragionamento.

Secondo la piattaforma britannica di investimento etico Tulipshare, uno dei principali firmatari, Apple ha accettato di iniziare a pubblicare la base legale per le rimozioni. Secondo quanto riferito, questa maggiore trasparenza inizierà con il prossimo rapporto di Apple.

Tulipshare ritiene che i nuovi dettagli aiuteranno a determinare se le decisioni di Apple sono legittime o soffocano la libertà di parola e di informazione.

Al di fuori delle richieste del governo, Apple inizierà anche a rivelare quante app decide di rimuovere per aver violato le linee guida dell’App Store o del contratto di licenza per gli sviluppatori.

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